- Mezzo di trasportoMacchina
- Distanza73 km
PRIMA TAPPA: GRAND BALLON, LA VETTA PIÙ ALTA DEI VOSGI
Si parte per un’escursione in montagna in direzione della Strada delle Vette! Sulla strada verso il Grand Ballon, punto culminante del massiccio dei Vosgi, fate una prima sosta ad Hartmannswillerkopf (Vieil Armand). Testimone dei terribili conflitti della Grande Guerra, oggi è uno dei siti storici più importanti dell’Alsazia. Segnato dall’impronta del suo pesante passato, oggi ne perpetua la memoria.
Dopo questa sosta storica, proseguite la strada fino al Grand Ballon. Da lì, approfittatene per sgranchirvi le gambe con una piacevole passeggiata. I più coraggiosi possono arrampicarsi fino in cima a ben 1424m di altitudine. La veduta, mozzafiato, ricompensa gli sforzi e consente di ammirare, se il cielo è limpido, le grandi vette delle Alpi.
SECONDA TAPPA: IL MARKSTEIN
Direzione il Markstein per fare il pieno di attività! In estate, la stazione del Markstein consente di approfittare di tanti svaghi: trekking, mountain bile, slittino su rotaia, mini-golf oppure ancora volo libero per un'antologia di sensazioni.
D’inverno, calzate gli sci e giù lungo le piste a tutta velocità: ce ne sono per tutti i livelli. Il Markstein è anche una tappa immancabile per gli appassionati di sci di fondo o di racchette. Molti itinerari percorrono le vette per una boccata d'aria fresca.
TERZA TAPPA: IL MASSICCIO DELL’HOHNECK
Il massiccio dell’Hohneck vi invita alle più belle gite a piedi! A strapiombo sulle valli dei Vosgi e alsaziane, lungo tutto il percorso si aprono sorprendenti panorami.
Durante la passeggiata, potrete osservare mandrie di mucche, le «vosgiennes», che ruminano l’erba fresca, oppure ancore scorgere i camosci che scalano le pendenze scoscese del massiccio. Un’ultima salitina fino in cima consente di fare una meritata pausa all’ostello «Le Sommet du Hohneck» godendovi al contempo il sublime paesaggio che si dispiega davanti a voi.
QUARTA TAPPA: TANET GAZON DU FAING
Direzione il colle della Schlucht. Lungo la strada, potete fermarvi qualche ora al giardino di altitudine dell’Haut-Chitelet dove prosperano più di 2500 specie vegetali di tutto il mondo, tra prateria e foresta.
Riprendiamo dolcemente la strada verso Gazon du Faing per vedere cosa c’è dietro questo buffo nome. Dopo alcune curve strette, vi si scopre con stupore un territorio in cui si succedono prati di altitudine, torbiere (faing), belle foreste di faggi, abeti, picee nonché una fauna fiorente. Ricoperto di eriche, ecco uno scenario fatato per una passeggiata, facilmente accessibile. Sarete senz'altro colpiti dai paesaggi unici, dominanti circhi glaciali i cui fianchi scoscesi fanno sorgere incantevoli laghi e torbiere.
QUINTA TAPPA: IL LAGO BLANC VERSO IL COLLE BAGENELLES
Per terminare questo splendido itinerario, direzione il lago Blanc e tutte le sue attività. In estate la stazione impazza: bike park, parco di avventura e sentieri a piedi scalzi vi promettono una giornata ricca di sensazioni. Terreno ideale degli appassionati di escursioni, partite per un circuito attorno al Lago Blanc. Questo percorso vi porta attraverso stoppie, rocce e foreste. Una promessa di vedute imperdibili sul lago!
Per concludere, andate fino alla valle di Sainte-Marie-aux-Mines. Assaporate questi ultimi chilometri a strapiombo sul paese Welche, gioiello di verde, ammaliante, da cui potrete ammirare paesaggi sublimi.
DA ASSAGGIARE
Un menù gourmet e conviviale
Un giro lungo la Strada delle Vette è l’occasione ideale per assaggiare il famoso pasto "marcaire" in uno degli agriturismi del massiccio. È composto tradizionalmente da una minestra, da una torta salata della valle con contorno di patate dette «roïgabrageldi», da formaggio di Munster e da un dolce come il «siaskas» (formaggio fresco annaffiato con il kirsch).
Un momento festoso e autentico
Ogni anno, due volte all’anno, le valli alsaziane degli Alti Vosgi sono teatro di un’attesa festa: la transumanza. Le mandrie di mucche sono guidate dai fattori nei prati di altitudine per farle pascere in un pascolo straordinario. Un’occasione unica per partecipare a uno spettacolo folkloristico segnato dal suono dei campanacci.
Un suggerimento
Ogni estate, la Navetta delle Vette vi consente di arrivare in cima alla Vetta dei Vosgi senza macchina. D’inverno poi c’è la Navetta delle nevi che vi porta alle stazioni degli sport invernali senza la preoccupazione della strada.
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